Che quest'anno non fosse stato granché non ci voleva molto a capirlo.
Il peggior anno, sotto molti punti di vista, da un bel pò di anni.
Mancava perciò qualcosa per concluderlo in bellezza.
Mancava quella che è stata la più grande vergogna italiana dell'anno 2007 senza alcun dubbio.
Mi riferisco alla mancata accoglienza, da parte di tutto l'apparato politico di destra e manca, riservata al Dalai Lama, Tenzin Gyatso.
Ritengo quanto accaduto sia un episodio di inaudita gravità.
Un atto di completa sottomissione ad una potenza economica che calpesta i diritti umani nei suoi confini.
La Cina ultimo governo comunista e colonialista che nel 1950 ha invaso e occupato il Tibet e costretto all'esilio Tenzim Gyatso.
E' bastato una minaccia dell'ambasciatore cinese in Italia alle autorità italiane, politiche e commerciali, per far sì che tutti ignorassero la visita di questo pacifico uomo, premio Nobel per la pace.
Quando una minaccia simile è stata fatta alla Merkel ha risposto : "In casa nostra incontriamo chi ci pare".
In Italia invece i nostri politici si sono inchinati a 90 gradi al "diktat" di Pechino dimostrando di aver venduto anche la libertà di accogliere chi ci pare in casa nostra.
Unico rappresentante del governo che, per sua volontà, incontrerà il Dalai Lama è Fausto Bertinotti.
Ateo, comunista, ma coerente.
Il peggior anno, sotto molti punti di vista, da un bel pò di anni.
Mancava perciò qualcosa per concluderlo in bellezza.
Mancava quella che è stata la più grande vergogna italiana dell'anno 2007 senza alcun dubbio.
Mi riferisco alla mancata accoglienza, da parte di tutto l'apparato politico di destra e manca, riservata al Dalai Lama, Tenzin Gyatso.
Ritengo quanto accaduto sia un episodio di inaudita gravità.
Un atto di completa sottomissione ad una potenza economica che calpesta i diritti umani nei suoi confini.
La Cina ultimo governo comunista e colonialista che nel 1950 ha invaso e occupato il Tibet e costretto all'esilio Tenzim Gyatso.
E' bastato una minaccia dell'ambasciatore cinese in Italia alle autorità italiane, politiche e commerciali, per far sì che tutti ignorassero la visita di questo pacifico uomo, premio Nobel per la pace.
Quando una minaccia simile è stata fatta alla Merkel ha risposto : "In casa nostra incontriamo chi ci pare".
In Italia invece i nostri politici si sono inchinati a 90 gradi al "diktat" di Pechino dimostrando di aver venduto anche la libertà di accogliere chi ci pare in casa nostra.
Unico rappresentante del governo che, per sua volontà, incontrerà il Dalai Lama è Fausto Bertinotti.
Ateo, comunista, ma coerente.