domenica 1 maggio 2011

La morte di Bin Laden


Come puoi vedere parlo molto raramente.

Parlo solo quando l'indignazione non può più essere contenuta nel cuore.
Il 9 Settembre del 2011 guardai con orrore, non solo il crollo delle torri a New York, ma anche le esultazioni e il giubilo dei Palestinesi per quanto era accaduto. Lo considerai un'espressione di incivile e barbarica manifestazione delle proprie emozioni.

Oggi, dopo l'annuncio della morte di Bin Laden, vedendo le folle esaltate negli Stati Uniti d'America che inneggiano per la morte di un essere umano, lo sceicco del terrore, mi chiedo in quale maniera si distinguano, se possono distinguersi, dalle folle dei palestinesi o dei libici che si esaltano per la morte del figlio di Geddafi e di tre suoi nipotini di 3, 4 e 9 anni.

Non c'è nulla d'esaltante nella morte di qualcuno.

Per quanto l'umanità abbia fatto progresso in tutti i campi, dalla scienza alla medicina, all'esplorazione dello spazio, nel risolvere le questioni fra nazioni, non ha sistemi più avanzati di quanto ne avevano gli antichi egiziani al tempo delle piramidi. Ha solo armi e mezzi di propaganda più potenti.

Giovanni Paolo Secondo disse : "MAI PIU'GUERRA" , e queste parole parole sono state scelte fra le tante dal TG5 per ricordare il beato. Sono state scelte nello stesso momento in cui la nato bombardava Tripoli uccidendo, fra l'altro, tre bambini sicuramente innocenti.

Mai più guerra!

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